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ColoreReset
Reset nasce dall’unione di iperrealismo e atmosfere neo hippie, psichedelia e surrealismo, in un percorso che oscilla costantemente tra una realtà cinica ed un gusto puramente onirico.
Le storie degli antieroi dei giorni nostri che popolano Reset si toccano, si inseguono e si incrociano, supportate dai contributi fotografici dei promettenti artisti Tasos Eros Batsioulas, Bernardo Corsetti, Andrea D’Ippolito ed Eleonora Petrolati.
<<Sarebbe bello poter scegliere, ad un certo punto della propria vita, di interrompere tutto il quotidiano flusso di esperienze da cui si è attraversati e rinascere. Ricominciare da zero, nuovi, gioendo di nuovo della speranza e delle infinite possibilità che lasciano gli eventi quando devono ancora compiersi. Un nuovo corso, che non cancelli in un solo colpo la propria storia, ma che consenta di mandare tutto a monte e avviare un’altra mano nel gioco d’azzardo che è la vita. Nessun vincolo, catena, limitazione o dolore che possa raggiungerci dal passato. Reset>>



ColoreColore
Colore è una collezione di acquerelli, una tavolozza, un vivaio, una raccolta di atti teatrali ed incubi interroti. Come sia possibile avvicinare tutto ciò e altro ancora? E' il potere delle pittura! Poesie e racconti brevi si alternano in uno stile originale in grado di catturare impressioni, sensazioni e istanti grazie all'utilizzo, per l'appunto, di una scrittura pittorica.
Tra una pennellata e l'altra, si scorge l'ispirazione ai testi di Maxence Fermine, Alessandro Baricco, Hermann Hesse, Banana Yoshimoto, Basho e ai dipinti di Athos Faccincani. Colori paesaggistici, colori dell'animo, colori surreali, colori che si accompagnano e si fondono a costituire una suggestiva impressione d'insieme.


Il vento sussurraIl vento sussurra
Il vento sussurra è la storia di un viaggio, reale e mentale, di tre fratelli di Padstow, che si rivela poi però come un archetipo della condizione umana stessa. Esso si divide in tre parti, diverse eppure collegate da un sottile fil rouge esistenziale. Che si tratti del disperato e contemplativo Nadir, delle atmosfere pseudo-metafisiche e suggestive di Sogno di un demiurgo dormiente o della lucente filosofia  di Eden del tempo, l’itinerario procede con ferite ma non senza arricchimenti, sotto la spinta di un monologo interiore che si tinge di nuovi spunti ed originalità. Inframmezzati nella narrazione spiccano ventuno diversi componimenti poetici, di diversa lunghezza e vario argomento, ma sempre contraddistinti da quel profumo esistenziale, quasi zen che pervade l’intera opera. La voce narrante rinuncia ad essere padrona indiscussa delle pagine ma senza cederle del tutto, celandosi nel pensiero dei diversi personaggi la cui analisi interiore è portata avanti nei singoli avvenimenti. Le influenze si spargono nel tempo e nei generi, andando da Dante a Hesse, da Kipling a Tolkien, da Wilde a Basho, dalla Bibbia a Freud, tingendo di colori cangianti un disegno comunque non solo legato alle fonti d’ispirazione ma anche innovativo.


KatharsisKatharsis
Katharsis è un complesso itinerario che assume le sembianze dei tasselli di una silloge poetica. Un cammino intricato tra luce e tenebra, tra vita e morte, tra felicità e disperazione, che segue un incessante sentiero catartico. Passi confusi e attenti al tempo stesso che attraversano l’oscurità per giungere alfine alla purezza, nell’alternanza di tinte arcane, erudite, quasi misteriche e di toni pacati, pacifici, sereni. Il percorso è scandito da tre fasi, ognuna con un profumo diverso ma inserita nell’unico grande disegno. Se Canti notturni rappresenta il principio della catarsi, nel violento dominio dell’oscuro e della notte, Istanti di luce offre fulgidi abbagli nella misura in cui un minuscolo haiku può rivelare l’essenza dell’universo, per arrivare poi alla meta, ai Barlumi bianchi che, cingendo di luce, pongono fine al movimento ascensionale. In bilico tra artificio e semplicità, con riferimento ai modelli più vari e più sparsi nel tempo, Katharsis parte dall’aspetto di un ancestrale cammino oltre lo spazio e il tempo per arrivare poi a dimostrare riflessi psicanalitici, rivelando archetipi dell’animo umano.




Bio

Marco Abundo è un giovane scrittore nato in provincia di Pescara nonostante viva da sempre a Roma. Interessato alla vena più esistenziale dellarte, al pensiero orientale, in particolare allo Zen, alle atmosfere surreali ed a quanto lasciato in eredità dalla Beat Generation, propone un approccio personale alla scrittura, a metà strada tra introspezione, follia onirica, crudezza e misticismo. Nel 2001 riceve il titolo di poeta junior dall'Accademia d'Abruzzo ed un suo testo viene diffuso nelle fermate degli autobus di Pescara. Suoi componimenti poetici vengono premiati nelle edizioni 2002, 2003, 2004, 2005 del premio letterario di Canosa Sannita (CH). Nei primi mesi del 2006, sono inserite sue poesie nelle antologie sul tempo e sull'amore firmate Giulio Perrone Editore, in riferimento al premio letterario Una poesia per emergere. Alla fine del 2006 pubblica il romanzo di narrativa Il vento sussurra con AER Club - Il Melograno. Nell'ottobre 2006 vince il premio mensile Il Giralibro proprio con Il vento sussurra. Questo intenso anno finisce con la partecipazione all'originale antologia Sempre caro mi fu quest'ermo frigo (Perrone), incentrata sul tema del cibo, anche visto in chiave ironica e con la pubblicazione della silloge poetica Katharsis in formato e-book con AER Club - Il Melograno. Il 2007 inizia con la partecipazione all'antologia edita da Giulio Perrone Editore in riferimento al premio letterario Io scrivo. A Febbraio collabora all'antologia La carica degli ex...(Perrone). Successivamente partecipa alle iniziative Scrittori per caso  Poesia  Vol. 1, Scrittori per caso  Horror  Vol.1, Scrittori per caso  Narrativa- Vol. 3. Prende parte a due antologie a tema curate da Matteo Chiavarone: Vite sportive, dedicata a sensazioni ed esperienze legate allo sport, e Raccontare Roma, raccolta di immagini poetiche della capitale, con la partecipazione di T. Binga, S. Bre, V. Riviello e G. Sica. Nel settembre 2007 torna a essere premiato al concorso di poesia di Canosa Sannita (CH). Esce Colore, una raccolta di poesie e racconti brevi scritti in stile pittorico, edita da AER Club - Il Melograno. Inoltre la silloge poetica Katharsis, già disponibile in formato digitale, viene pubblicata anche su supporto cartaceo. Alla fine del 2007 prende parte a Adesso che è Natale, un progetto a cura di Matteo Chiavarone. Nella prima metà del 2008 partecipa a due antologie: Pace. I grandi temi della poesia e La nostalgia. I grandi temi della poesia, iniziative lanciate da PerroneLAB. Nuove versioni di Colore, Il vento sussurra e Katharsis sono pubblicate da 0111 Edizioni. Nel 2010, viene nominato responsabile del progetto grafico del Forum Università e Lavoro targato Alitur, uno degli eventi di job recruitment più importanti d'Italia. Dopo un periodo di silenzio, Marco Abundo torna ora con Reset, che si presenta come un giro di boa ed un punto di svolta nel suo percorso artistico.